Martedì
26: Arrivati a Jambiani, e velocemente sistemati i bagagli, ci trasferiamo a casa di Suma,
uno dei collaboratori di WHY ONLUS (whyguesthouse.wordpress.com/
- che realizza e sostiene progetti educativi a favore di bambini e comunità locali nel
terzo mondo), dove le donne di famiglia ci fanno vedere come si prepara un pasto
tradizionale tanzaniano, in particolare di Zanzibar. Sedute per terra con l'ausilio di
contenitori plastici e di un "panchetto" particolare per grattugiare la noce di
cocco, ci preparano la cena che poi consumiamo seduti a terra nell'adiacente stanza di
ingresso (la "sala" di casa). Particolare non secondario, ma ci adattiamo, è
che dalle varie pentole si riempiono i piatti individuali con grossi cucchiai, ma poi dal
proprio piatto il cibo si prende e si porta alla bocca con le mani, cosa facile per il
chapati (simil-piadina) o per alcune deliziose polpette vegetali o mixate con pesce, meno
semplice per il riso, condito col sugo di verdure e carne. Vabbè, abbiamo fatto anche
questa.
Preparazione
verdure (davanti a una bimba esterefatta)
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Machete
tagli-verdure
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Il grattugino
per il cocco
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Nel frattempo si
cuoce
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Si impasta il
chapati mentre gli...
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..occidentali
provano il grattugia-cocco
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Cocco che si
aggiunge al polpo
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Si impasta il
chapati
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Poi lo si apre e
lo si attorciglia..
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..a cordelle..,
mah !!
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Nel frattempo
è quasi pronto
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Un sorisco
scaldacuore
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