Mercoledì 20: mentre chi ha dormito in foresta è ancora là, io e gli altri andiamo a far colazione in un "baretto" al villaggio, con chapati (simil-piadina) fatto al momento, frutta e altro ancora. In posti come questo verso metà mattina gli abitanti passano a farsi uno spuntino (solitamente coscia di pollo, brodo e chapati) col quale riescono poi ad arrivare a sera. Silvia ci porta poi alla sede dell'Associazione Mazingira (www.mazingira.net - si può donar loro qualcosa a questo IBAN: IT39A0501812101000000174282 con Causale: Udzungwa una foresta per tutti. Donazione di nomecognome - con 100 euro pagano lo stipendio di un valido ed esperto collaboratore per un mese), nata per sostenere presso la popolazione con diverse iniziative l'esigenza di tutelare la foresta montana tropicale dei Monti Udzungwa, recente Parco Nazionale che, calato dall'alto rispetto a millenarie abitudini di considerare la foresta come un supermarket, avrebbe radicalizzato le posizioni degli abitanti. Lavorando invece molto con le scuole, cercando di far passare concetti come l'ecologia (che per loro era lavarsi i denti...) e la bioconservazione, nonchè di trovare soluzioni alternative all'uso non ragionato (stupido veloce...quasi come la definizione storica del computer) delle risorse, come il combustibile, da sempre legna o carbone di legna. Visitiamo poi i vivai da piantumazione e soprattutto la produzione sperimentale di miele da particolari mosche che si costruiscono dei simil-alveari. Nel pomeriggio, riunito l'intero gruppo, visitiamo i prodotti artigianali dell'associazione donne.