Torna alla Prima pagina

Slideshow

Vulcani Italiani TREK 1999

VESUVIO: 8 giugno

STROMBOLI: 9 Giugno

VULCANO: 11 Giugno

ETNA: 13 giugno - Valle del Bove

ETNA: 14 giugno - Monte Maletto

ETNA: 15 giugno - ascensione Etna

ETNA: 16 giugno - Grotta Gelo

Questo Trekking è stata la realizzazione di un’idea che coltivavo da alcuni anni: visitare i nostri vulcani ancora attivi (o potenzialmente tali poichè “non dichiarati spenti”) in un viaggio che riuscisse a coniugare e far convivere aspetti diversi del tempo libero.

Da un lato l’escursionismo, il piacere di camminare in montagna, di una fatica “rigeneratrice”, di esplorare (senza pretese di essere i primi, poichè l’unico Guinnes che mi interessa ha tre dita di schiuma, un colore scuro, sa di malto e si beve in pinte), di sentirsi soli a contatto con la natura, di vivere la Montagna sentendosela scorrere sotto i piedi, sempre diversa e sempre bella.

Da un altro lato il Mare, la luce, il sole, spiaggie ed acque pulite, pesci dappertutto (con qualcuno che fortunatamente finisce nel piatto).

E poi ancora la curiosità e l’interesse per il millenario titanico scontro di zolle continentali che ha prodotto nel nostro paese vulcani e terremoti, ed il gusto dell’occhio che esplora e che fotografa (ancora prima della macchina fotografica) un paesaggio da forti emozioni, laddove la terra ruggisce e ci ricorda quanto siamo piccoli, fragili e di temporanea presenza sulla sua vecchia superfice.

Alla fine l’idea di organizzare “il Trekking dei Vulcani Italiani” è riuscita a concretizzarsi dal 7 al 17 giugno 1999, grazie alla partecipazione di ben 24 soci CAI provenienti da 15 diverse Sezioni in rappresentanza di 8 Regioni d’Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania). Abbiamo così in successione visitato i 4 vulcani italiani ancora attivi o potenzialmente tali: Vesuvio, Stromboli, Vulcano, Etna. Pur sulla base di tratti comuni, ognuno dei 4 è diverso dagli altri. Diciamo che ognuno ha una sua personalità e manifesta un proprio fascino peculiare.

Il Vesuvio è la Storia e la Memoria, è Pompei ed Ercolano, e l’immaginario che si trascina dietro, anche se la Storia non è solo Passato, ma è indispensabile per capire e vivere il Presente, tanto quanto per progettare il Futuro (soprattutto nell’area vesuviana, troppo densamente popolata e ad altissimo rischio di disastro). Abbiamo potuto comunque esplorare le pendici del monte Somma, antico vulcano che odiernamente comprende ai margini della sua caldera l’attuale vulcano attivo di Napoli, il Vesuvio (visitato disciplinatamente insieme ai turisti stranieri).

Lo Stromboli è la terra che cresce, la terra nuova che nei millenni dal fondo del Tirreno ha dapprima raggiunto il livello del mare e poi è cresciuta ancora di altri mille metri, verso il cielo. La sua ascensione è una salita emozionante ad un santuario della natura che fa sentire il “respiro” dello Stromboli sospesi tra cielo e terra, tra acqua, aria e fuoco, nella straordinaria e surreale dimensione che ancora oggi l’antico “Faro del Mediterraneo” riesce a produrre in chi lo visita con umiltà e rispetto (faticosamente riuscendo a sopportare gli atteggiamenti da “bagnanti annoiati in gita fuoriporta” della comitiva accanto).

Vulcano è un placido signore un po' grassoccio, ma dal forte passato. Manifesta ancora alcune velleità, a testimonianza di una giovinezza non remota (numerose emissioni solforose e gassose, sia in vetta che in riva al mare) e del rango di nobile decaduto ma non del tutto domo. Lo caratterizza un bel panorama di isole, insenature, faraglioni (insieme alla contigua Lipari), ben visibile dal bordo vulcanico ricco di coloratissime emissioni di zolfo. Il tutto ben apprezzato dalla comitiva CAI che ha gustato il suo mare, il suo pesce, il suo sole, in alternanza alla sua esplorazione.

L’Etna è semplicemente maestoso, un gigante sempre vigile e spesso sveglio. Provenendo dagli altri 3 vulcani l’Etna appare enorme, sproporzionato, con distanze grandi, panorami sempre nuovi, lave sempre diverse ed interessanti, come se la varietà di grigio e di forme fossero altrettanti colori. Basta volerli leggere. basta saperli vedere. L’Etna è vivo e trasmette forza, energia, emozioni primordiali (di cui avevamo già avuto un assaggio sullo Stromboli). Paradossalmente calpestarlo e viverci sopra e visitarlo in lungo e in largo per 5 giorni come abbiamo fatto noi dà energia più di quanta ne prenda. L’Etna è una signora montagna il cui aspetto invernale posso solo immaginare con coscienza del difetto della mia immaginazione. Il nostro itinerario sull’Etna, inventato per l’occasione in alternativa alle proposte del CAI di Catania che comunque ringraziamo per alcuni preziosi consigli e suggerimenti, ci ha permesso di visitarne una gran parte, vetta e crateri centrali compresi.

Sono state scattate bellissime foto e diapositive (più almeno una ripresa video) del nostro trekking, trascorso in forte contatto col succedersi di manifestazioni della Natura primordiale, con effetto rigeneratore psicosomatico. Abbiamo avuto le nostre brave disavventure: i ladri in treno (con piccola scazzottata notturna), 4 dispersi su un traghetto, un leggero ferito, ma niente di troppo grave. Ci siamo comunque gustati la pizza napoletana verace, la cena notturna appena discesi dallo Stromboli, un po' di buon pesce, qualche spruzzo di mare, tanti metri di montagna e soprattutto la reciproca compagnia ed amicizia, ricca e spontanea, nata tra una scarpinata ed una nuotata. Grazie a tutti i partecipanti e a tutti quelli che ci hanno dato una mano.