Torna alla Prima pagina (Home page) |
24 Maggio (dodicesimo giorno). Di buon mattino ci dirigiamo verso il Parco Nazionale Timinfaya, dove prima dell'ingresso ci imbattiamo nell'insolito spettacolo di centinaia di turisti incolonnati su dromedari (ciascuno con un'impalcatura contenente 2 turisti) portati in giro sulle dune di sabbia vulcanica. Entriamo nel Parco e raggiungiamo tra i primi il centro visitatori dove ci fanno assistere all'accensione spontanea di cespugli sospesi sopra un buco nel terreno ed all'effetto geyser introducendo acqua in un'apertura nel sottosuolo (in effetti a poche decine di centimetri sottoterra la temperatura raggiunge i 130° e ad13 metri è già di 800°). Ci gustiamo il bel percorso con l'autobus (sarebbe impossibile e troppo pericoloso far visitare il Parco in altro modo ai turisti) e dopo 40 minuti torniamo al centro visitatori, ora invaso da centinaia di turisti (gli autobus e le auto private arrivano ad ondate inarrestabili). Usciti dal Parco ed ottenute le necessarie informazioni ci gustiamo un veloce ma intenso mini-trek (12 km a/r in quasi 2 ore) su terreno vulcanico fino alla Caldera Blanca (458 mt). A questo punto attraversiamo l'isola e raggiungiamo la casa-museo di Manrique. Fantastica. L'artista costruì la sua abitazione riutilizzando e reinventando come stanze sotterranee collegate da passaggi delle vaste cavità vulcaniche (bolle d'aria nella lava). Le foto non rendono completamente giustizia. Infine, prima di rientrare in hotel, ci rechiamo sulla spiaggia della Caleta de Famara, amata da Manrique ragazzo, attualmente frequentatissima da windsurfer. Il giorno dopo rientriamo in aereo a Tenerife dopo passiamo in relax quanto resta del venerdì e tutto il sabato (tra spiaggia, acquisti, valigie). Sabato notte c'involiamo per Madrid e poi per Bologna.
Frotte di turisti a cavallo di dromedari (lo so che non si dice...) | Cartello all'ingresso del Parco | Geyser a comando | Giro in autobus del Parco |
Il Centro Visitatori tra i coni vulcanici | Una parte della catena di montaggio per turisti | Cartello all'uscita del Parco (notate i radi ed ostinati cespugli che crescono sul terreno vulcanico) | Mini-trek su terreno vulcanico |
Vista panoramica | |||
Piante (che trattengono la rugiada con ogni mezzo) cresciute sulla lava | Vista dalla sommità della Caldera Blanca (458 mt) | Casa di Caesar Manrique | Bagni M - F |
Piano superiore. Vista esterna | Salotto ricavato da bolla vulcanica | Altra stanza con albero e scultura | Sala da pranzo |
Piscina e giardino inferiore | Passaggio tra stanze-bolle | Piano superiore. Vista sulla distesa di lava circostante | Reinterpretazione di vecchia finestra |