Lasciamo a malincuore la zona di dune bianche e raggiungiamo una vicina cittadina marina dove ci procuriamo un pò di pesce per la cena (barracuda e altro), dopo aver assistito ai vari passaggi che la pesca prevede in Oman. In assenza di un porto con molo (anche a causa delle alte maree) le navi tradizionali da pesca omanite, i Sambuchi, dopo una notte di lavoro in oceano, si fermano davanti alle spiaggie dove vengono raggiunti da barchini fuoribordo che fanno la spola con la terraferma per scaricare il pescato (NB: i barchini vengono messi in mare, e poi dal mare tratti fuori, solo grazie a vecchi fuoristrada modificati per la spinta ed il traino). Il pescato viene subito caricato su appositi fuoristrada dotati di cassone frigo per il trasporto veloce ai mercati delle città. I gabbiani ripuliscono gli scarti. Facciamo legna per la sera, visitiamo una salina  ed un'area di costa che con la bassa marea è frequentata da fenicotteri. visioniamo antiche dune fossili ed infine ci inoltriamo nel particolare deserto semiarido Wahaibah, costellato da cespugli, dove pernottiamo.