7 Giugno. Al mattino ci sono 15 cm di neve (siamo a quota
1850 mt). Nessuno si azzarda a muoversi. A metà mattina il gestore, su richiesta
radio della protezione civile, proibisce a tutti di proseguire verso nord (dove il GR20,
ora innevato, raggiunge quota 2230 con passaggi alpinistici) e chiede a tutti di lasciare
il rifugio e scendere a valle, per lasciar posto a chi arrivasse dai sentieri e fosse in
difficoltà. Con Amedeo pianifichiamo di scendere a valle, raggiungere Corte e poi
risalire a Castel de Verghiu, bypassando in 2 giorni le 2 tappe centrali
(PetraPiana-Manganu e Manganu-Castel de Verghiu) e riprendendo il trek da quel punto.
Scendiamo sotto una fitta pioggerellina che a valle lascia il posto al sole. Raggiungiamo
a piedi la stazione di Savaggio, dove ci rinfranchiamo con birre e panini al bar del
camping insieme ad altri 3 reduci, un americano professore di letteratura e 2 francesine
(medico ed infermiera). Salutatili arriviamo in treno a Corte ed alloggiamo alla locale
gite d'etape.
La stazioncina
di Savaggio
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Birra e panini
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Un americano, 2
francesi e 1 italiano
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La gite d'etape
di Corte
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